L’impiego dei droni nel campo della sismologia è già realtà. Lo testimonia una ricerca di un gruppo internazionale di ricercatori, coordinato dai geologi dell’Università di Milano-Bicocca.
Il metodo coniuga un altissimo dettaglio con una visione sinottica dall’alto, raggiungendo così la più alta precisione possibile nella mappatura delle strutture a rischio sismico, fondamentale per una migliore comprensione di questi fenomeni. Inoltre il drone può riprendere anche le pareti rocciose verticali, dove i rilievi da satellite sono impossibili.
Sull’argomento, Il Foglietto ha intervistato Alessandro Tibaldi, professore associato di Geologia strutturale nel Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra dell’Università di Milano-Bicocca.
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